Nel “Padre nostro” è promesso il Regno della Divina Volontà
Dagli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
Gesù a Luisa: “Figlia mia, come Adamo peccò, Dio gli fece promessa del futuro Redentore. Passarono secoli, ma la promessa non venne meno e le generazioni ebbero il bene della Redenzione. Ora, come venni dal Cielo e formai il regno della Redenzione, prima di partire al Cielo feci un’altra promessa più solenne, del regno della mia Volontà, e questa fu nel «Pater noster» e, per darle più valore e per ottenerlo più subito, feci questa promessa formale nella solennità della mia preghiera, pregando il Padre che facesse venire il suo Regno e la Volontà Divina come in Cielo così in terra.
Mi misi Io a capo di questa preghiera, conoscendo che tale era la sua Volontà e che, pregato da Me, non mi avrebbe negato nulla, molto più che con la sua stessa Volontà Io pregavo e chiedevo una cosa voluta dal mio stesso Padre. E dopo aver formato questa preghiera innanzi al mio Padre Celeste, sicuro che mi veniva accordato il regno della mia Volontà Divina sulla terra, la insegnai ai miei Apostoli, affinché la insegnassero a tutto il mondo, perché uno fosse il grido di tutti: «Sia fatta la Volontà tua, come in Cielo così in terra». Promessa più certa e solenne non [avrei] potuto fare; i secoli per Noi sono come un punto solo, ma le nostre parole sono atti e fatti compiuti.
Il mio stesso pregare al Padre Celeste: «Venga, venga il regno tuo, sia fatta la Volontà tua, come in Cielo così in terra», significava che con la mia venuta sulla terra il regno della mia Volontà non veniva stabilito in mezzo alle creature, altrimenti avrei detto: «Padre mio, il regno nostro che già ho stabilito sulla terra sia confermato e la nostra Volontà domini e regni». Invece dissi «venga». Ciò significava che deve venire e [che] le creature devono aspettarlo con quella certezza con cui aspettarono il futuro Redentore, perché c’è la mia Volontà Divina legata e compromessa in quelle parole del «Pater noster», e quando Essa si lega è più che certo ciò che promette.
Molto più che il tutto fu da Me preparato, non ci voleva altro che le manifestazioni del regno mio e lo sto facendo. Credi tu che le tante verità che ti sto facendo [sapere] sul mio «FIAT» sia per darti una semplice notizia? No, no, è perché voglio che tutti conoscano che il suo Regno è vicino e conoscano le sue belle prerogative, affinché tutti amino, sospirino di entrare a vivere in un regno sì santo, pieno di felicità e di tutti i beni. Quindi, ciò che a te sembra difficile, alla potenza del nostro «FIAT» è facile, perché Esso sa smuovere tutte le difficoltà e conquistare tutto come vuole e quando vuole”. (05.02.1928)
Come e in chi ha fatto Dio i preparativi del suo Regno
“…Tutto ciò che ho detto sulla mia Volontà non è altro che preparare la via, formare l’esercito, radunare il popolo eletto, preparare la reggia, disporre il terreno dove deve formarsi il Regno della mia Volontà, e quindi reggerlo e dominarlo. Perciò, il compito che ti affido è grande. Io ti guiderò, ti starò vicino, per fare che il tutto si faccia secondo la mia Volontà”. (18.08.1926)
Quando verrà questo Regno?
“Mio amato Gesù, chissà quando verrà questo regno?”
E Lui: “Figlia mia, per venire la Redenzione ci vollero quattromila anni, perché il popolo che pregava e sospirava il futuro Redentore era il più piccolo, di numero ristretto; invece quelli che appartengono alla mia Chiesa sono più popoli e di numero, oh, quanto più estesi di quello. Perciò il numero abbrevierà il tempo, molto più che la religione si sta facendo strada ovunque, il che non è altro che la preparazione al Regno della mia Volontà Divina.” (26.05.1928)
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