Maria, mentre in vita non fece nessun miracolo apparente, faceva e fa miracoli in tutti i momenti, a tutte le ore e tutti i giorni
Maria non fece nessun miracolo, perché chiederlo sarebbe stato dar vita alla sua volontà, ma fece con Dio il miracolo che racchiude tutti gli altri: la Redenzione.
Gesù a Luisa: “Figlia mia, la Regina del Cielo nella Redenzione non fece nessun miracolo, perché le sue condizioni non permettevano di dare la vita ai morti, la sanità agli infermi, perché dal momento che la sua Volontà era quella di Dio medesimo, ciò che voleva e faceva il suo Dio, [lo] voleva e faceva Lei; né aveva altra volontà per chiedere a Dio miracoli e guarigioni, perché alla sua volontà umana non diede mai vita e per chiedere miracoli a questa Volontà Divina doveva avvalersi della sua, ciò che non volle fare, poiché sarebbe [stato] discendere nell’ordine umano, ma la Sovrana Regina non volle dare mai un passo fuori dell’ordine divino, e chi sta in esso deve volere e fare ciò che fa il suo Creatore, molto più che con la vita e la luce di questa Divina Volontà, vedeva che il meglio, il più perfetto, il più santo anche per le creature, era quello che voleva e faceva il suo Creatore. Quindi, come poteva discendere dall’altezza dell’ordine divino? E perciò fece solo il gran miracolo che racchiudeva tutti i miracoli, la Redenzione, voluta dalla stessa Volontà di cui era animata, che portò il bene universale e a chiunque lo vuole.
La gran Madre Celeste, mentre in vita non fece nessun miracolo apparente, né di guarigioni, né di risuscitare i morti, faceva e fa miracoli [in] tutti i momenti, [a] tutte le ore e tutti i giorni, perché, come le anime si dispongono, si pentono, dando Lei stessa le disposizioni al pentimento, biloca il suo Gesù, il frutto delle sue viscere, e tutto intero lo dà a ciascuno come conferma del gran miracolo che Dio volle che facesse questa Celeste Creatura. I miracoli che Dio stesso vuole che facciamo senza mescolamento di volontà umana, sono miracoli perenni, perché partono dalla sorgente divina che mai [si] esaurisce e basta volerli per riceverli.
Ora le tue condizioni si danno la mano con l’impareggiabile Regina del Cielo: dovendo tu formare il regno del «FIAT» Supremo non devi volere se non ciò che vuole e fa la mia Divina Volontà, né la tua volontà deve avere vita, ancorché ti sembri di fare un bene alle creature, e come la Mamma mia non volle fare altri miracoli se non quello di dare il suo Gesù alle creature, così tu, il miracolo voluto dalla mia Volontà Divina che tu faccia è quello di dare la mia Volontà alle creature, di farla conoscere per farla regnare. Con questo miracolo farai più di tutto, metterai al sicuro la salvezza, la santità, la nobiltà delle creature e sbandirai anche i mali corporali di esse, [la cui] causa [è] perché non regna la mia Volontà Divina; non solo, ma metterai in salvo una Volontà Divina in mezzo alle creature e le restituirai tutta la gloria e l’onore che l’ingratitudine umana le ha tolto. Ecco perché non ho permesso che gli facessi il miracolo di guarirlo, ma gli hai fatto il gran miracolo di fargli conoscere la mia Volontà, ed è partito dalla terra col possesso di essa e adesso gode nel pelago della luce della Divina Volontà, e questo è più di tutto.” (22°, 1-6-1927)
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