La Divina Volontà è la Santità della santità

Dagli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarrreta:

Continuando il mio solito stato, mi sentivo un desiderio grande di fare la Volontà SS. di Gesù benedetto, e Lui, nel venire, mi ha detto:

“Figlia mia, la mia Volontà è la Santità della santità. Sicché l’anima che fa la mia Volontà [secondo la perfezione che Io t’insegno, cioè come in Cielo così in terra] , per quanto fosse piccola, ignorante, ignorata, lascia tutti gli altri santi dietro, ad onta dei portenti, delle conversioni strepitose, dei miracoli; anzi, confrontandoli, le anime che fanno la mia Volontà [qual è nel mio terzo «Fiat»] sono regine e tutte le altre stanno a loro servizio.

Le anime che fanno la mia Volontà pare che fanno niente e fanno tutto, perché stando nella mia Volontà agiscono alla divina, nascostamente e in modo sorprendente, sicché sono luce che illumina, sono venti che purificano, sono fuoco che brucia, sono miracoli che fanno fare i miracoli… Quelli che li fanno sono i canali; in queste anime invece ne risiede la potenza. Sicché sono il piede del missionario, la lingua dei predicatori, la forza dei deboli, la pazienza degli infermi, il regime, l’ubbidienza dei sudditi, la tolleranza dei calunniati, la fermezza nei pericoli, l’eroismo degli eroi, il coraggio dei martiri, la santità dei santi, e così di tutto il resto, perché stando nella mia Volontà vi concorrono a tutto il bene che ci può essere, e in Cielo e in terra. Ecco come posso dire bene che sono le mie vere ostie, ma ostie vive, non morte, perché gli accidenti che formano l’ostia non sono pieni di vita né influiscono nella mia Vita; ma l’anima [che sta nella mia Divina Volontà] è piena di vita e, facendo la mia Volontà, influisce e concorre a tutto ciò che faccio Io. Ecco perché mi sono più care queste ostie consacrate dalla mia Volontà che le stesse ostie sacramentali, e se ho ragione di esistere nelle ostie sacramentali è per formare le ostie sacramentali della mia Volontà.

Figlia mia, è tanto il piacere che prendo della mia Volontà, che al solo sentirne parlare ne gongolo di gioia e chiamo tutto il Cielo a farne feste. Immagina tu stessa che sarà di quelle anime che la fanno; Io trovo tutti i contenti in loro e do tutti i contenti a loro. La vita loro è la vita dei beati. Due sole cose stanno loro a cuore, desiderano, agognano: la Volontà mia e l’Amore . Poco [altro] hanno da fare, mentre fanno tutto. Le stesse virtù restano assorbite nella mia Volontà e nell’Amore, sicché non hanno più a che fare con loro, perché la mia Volontà contiene, possiede, assorbe tutto, ma in modo divino, immenso e interminabile. Questa è la vita dei beati”. (15.03.1912)

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