La Fede come vera conoscenza di Dio e via sicura per unirci alla Volontà di Dio

Fede e fiducia

La Fede ci inizia nella vera conoscenza di Dio e la fa crescere in noi, diventando sempre più esperienza viva. Per questo, oltre ad essere dichiarata a parole (il Credo) deve essere tradotta in opere (in vita), opere di fede. È come chi, entrando in una stanza, accende la luce premendo un piccolo pulsante o bottone: questa è un’azione consueta, così semplice, che facciamo in modo naturale, senza dubitare né farci problemi. Così la vera Fede deve diventare naturale per noi, e allora svanisce ogni dubbio, ogni paura, ogni impossibilità, ogni limite… Queste parole, che non esistono nel vocabolario di Dio, non debbono esistere in quello dei suoi figli.

Perciò, solo la vera Fede viva, togliendo ogni dubbio, ci dà la sicurezza; togliendo ogni paura ci dà la vera pace; togliendo ogni impossibilità ci fa ottenere tutto: “Tutto ciò che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete” (Mt 21,22).

Ma occorre dire che, quando la fede cresce e diventa meno infantile e più matura, non chiede più qualsiasi cosa, ma va sempre di più sintonizzando con il Volere di Dio, secondo la parola di Gesù: “Cercate innanzi tutto il Regno di Dio e la sua Giustizia (o Santità) e tutto il resto vi sarà dato in aggiunta” (Mt 6,33).

Perciò, se chiedere a Dio qualche cosa, avendo “fede” che ce la darà, è già fede, essere invece sicuri che ci darà non già quello che noi desideriamo, ma il meglio secondo il suo Volere, questa è una fede molto più grande e più bella. Poiché diventare come un bambino, lasciandosi prendere per mano da Dio con fiducia, credendo nella sua Sapienza e nella sua misteriosa Provvidenza, è vera maturità. 

La Fede, secondo Nostro Signore negli scritti di Luisa Piccarreta 

«Gesù, tutto bontà, si è rivolto al Confessore e gli ha detto: “Voglio che la fede ti inondi dappertutto, come quelle barche che sono circondate dalle acque del mare, e siccome la fede sono Io stesso, essendo inondato da Me, che tutto posseggo, posso e do liberamente a chi in Me confida, senza che tu ci pensi a quel che verrà e a quando e come farai, Io stesso, secondo i tuoi bisogni, mi presterò a soccorrerti”.

Poi ha soggiunto: “Se ti eserciterai in questa fede, quasi nuotando in essa, in compenso ti infonderò nel cuore tre gaudi spirituali: il primo è che penetrerai le cose di Dio con chiarezza e nel fare le cose sante ti sentirai inondato da una gioia, da un gaudio tale, che ti sentirai come inzuppato, e questa è l’unzione della mia grazia. Il secondo è una noia delle cose terrene, e sentirai nel tuo cuore una gioia delle cose celesti. Il terzo è un distacco totale di tutto e, dove prima sentivi inclinazione, sentirai un fastidio, come da qualche tempo sto infondendo nel tuo cuore e tu già lo stai esperimentando; e per questo il tuo cuore sarà inondato della gioia che godono le anime nude, che hanno il loro cuore tanto inondato dell’amore mio, che dalle cose che le circondano esternamente non ricevono alcuna impressione”» (25-06-1899)

“Figlia mia, chi si nutre della fede acquista vita divina, e acquistando vita divina distrugge l’umana, cioè distrugge in sé i germi che produsse la colpa originale, riacquistando la natura perfetta, come uscì dalle mie mani, simile a Me, e con ciò viene a superare in nobiltà la stessa natura angelica”. (02-03-1902)

“Figlia, la fede fa conoscere Dio, ma la fiducia lo fa trovare, sicché la fede senza la fiducia è fede sterile. E ad onta che la fede possiede immense ricchezze per potersi arricchire l’anima, se manca la fiducia resta sempre povera e sprovvista di tutto”. (29- 07-1904)

La Fede infine è la via sicura per unirci a Dio, alla sua Volontà, e sulla sua Parola accogliere il suo Dono e farne vita. Esso è talmente grande e prezioso, che qualsiasi esperienza straordinaria sensibile o prodigiosa, a conferma che si possiede e che è quello che dice di essere, gli getterebbe piuttosto un’ombra anziché luce e gli toglierebbe credibilità invece di dargliela.

Scrive Luisa: «Dopo ciò, pensavo tra me: In questa santa Volontà non si vedono miracoli, cose portentose, di cui le creature sono tanto avide e girerebbero mezzo mondo per averne qualcuno; invece tutto passa tra l’anima e Dio, e se le creature ricevono, non conoscono da dove è venuto il bene… Veramente sono come il sole, che mentre dà vita a tutto, nessuno lo addita”.

E mentre ciò pensavo, è ritornato il mio Gesù e ha soggiunto, ma con aspetto imponente: “Che miracoli, che miracoli? Non è forse il più grande miracolo il fare la mia Volontà? La mia Volontà è eterna ed è miracolo eternale; mai finisce. È miracolo d’ogni istante che la volontà umana abbia un connesso continuo con la Volontà Divina. Il risorgere i morti, dare la vista ai ciechi ed altro, non sono cose eterne, sono soggette a perire; perciò si possono chiamare ombre di miracoli, miracoli fuggitivi, paragonati al miracolo grande e permanente di vivere nella mia Volontà. Tu non dare retta a questi miracoli; so Io quando convengono e ci vogliono”» (12-11-1921).

Per tanto, la Divina Volontà si vive in pura Fede. Si vedrà dai fatti, alla distanza, che non è stata un’illusione.

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