Effetti prodigiosi del “Fiat” Divino pronunciato da Maria
Il «FIAT» (“Sia fatto”), benché non fosse in latino, pronunciato da Maria all’atto solennissimo dell’Annunciazione, non fu qualcosa d’improvvisato. Fu la somma di tutti i momenti della sua vita, a partire dal suo Immacolato Concepimento; fu il risultato di tutte le volte che Lei disse a Dio il suo «sì», il suo proprio «FIAT». A Dio e con Dio.
Quel «FIAT» di Maria è qualcosa in più di un «sì»; esso rappresenta il perfetto sacrificio di sé, perfetto nella FEDE, nella SPERANZA e nell’ AMORE DIVINO. Quella FEDE, SPERANZA e AMORE DIVINO si manifestano, rispettivamente, nella sua perfetta accoglienza della VERITÀ, nell’UMILTÀ e nell’OBBEDIENZA.
Maria possiede tutte le virtù cristiane (le virtù teologali, cardinali e morali). È logico, dal momento che Lei è la Piena di Grazia. Ma non dobbiamo ignorare la vera origine delle sue virtù, “l’anima” delle sue virtù, la loro sostanza, la loro meta, cioè, IL VOLERE stesso di Dio operante in Maria, nel modo stesso come opera, vive e regna in Dio.
Il “Fiat” di Maria non si limitò al momento dell’Incarnazione: doveva essere ripetuto incessantemente in tutta la sua vita. Non esiste una sola pagina del Vangelo, una sola parola di esso, che non sia frutto benedetto dello Spirito Santo e del “Fiat” di Maria. Ecco perché tutta la Vita di Gesù, che nasce dal “Fiat” di Maria, è contenuta in Maria, è sua! E Lei può disporre di Essa senza limiti, per formarla nei suoi figli, i membri del Corpo Mistico di suo Figlio. Per questo è Mediatrice di tutta la Grazia, quindi Mediatrice di tutta la Volontà del Padre (la Vita) per darla ai figli, come l’ha data al Figlio!
Che significa la parola “Fiat”?
Con questa parola (“Sia fatto!”) Dio diede inizio a tutte le sue Opere: la Creazione (“Fiat lux!”, Gen 1,3), l’Incarnazione del Verbo (“Fiat mihi secundum Verbum tuum”, Lc 1,38), la Redenzione (“…non mea voluntas, sed Tua fiat”, Lc 22,42), l’invocazione della venuta del suo Regno (“Fiat Voluntas tua, sicut in Coelo et in terra”, Mt 6,10). Questa parola esprime tutto ciò che Dio fa, anzi, la Vita stessa di Dio, il suo Atto eterno ed assoluto, espressione del suo Volere infinitamente Santo.
Effetti prodigiosi del “Fiat” Divino pronunciato da Maria
Dagli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta “la Piccola Figlia della Divina Volontà”:
“Il primo «sì» nel mio «FIAT» l’ho chiesto alla mia cara Mamma e, o potenza del suo «FIAT» nel mio Volere! Non appena il «FIAT» Divino s’incontrò col «FIAT» della mia Mamma se ne fecero uno solo. Il mio «FIAT» la innalzò, la divinizzò, la adombrò e senza opera umana concepì Me, Figlio di Dio. Solo nel mio «FIAT» poteva concepirmi. Il mio «FIAT» le comunicò l’immensità, l’infinità, la fecondità in modo divino e perciò potette restare concepito in Lei l’Immenso, l’Eterno, l’Infinito. Non appena disse «FIAT MIHI», non solo s’impossessò di Me, ma adombrò insieme tutte le creature, tutte le cose create; sentiva tutte le vite delle creature in sé e da allora incominciò a fare da Madre e da Regina di tutti. Quanti portenti non contiene questo «sì» della mia Mamma? Se li volessi dire tutti, non finiresti mai di sentirli. Ora un secondo «sì» nel mio Volere l’ho chiesto a te, e tu, sebbene tremante, lo pronunziasti. Ora, questo «sì» nel mio Volere avrà i suoi portenti, avrà un compimento divino. Tu seguimi e sprofondati di più nel mare immenso della mia Volontà, ed Io ci penserò a tutto. La mia Mamma non pensò come avrei fatto ad incarnarmi in Lei, ma disse solo «FIAT MIHI», ed Io ci pensai al modo come incarnarmi. Così farai tu”. (12°, 10-1-1921)
L’Incarnazione e tutta l’opera della Redenzione sono state frutto del “Fiat mihi” di Maria
“Figlia mia, il «FIAT» è tutto, è pieno di vita, anzi, è la stessa vita, e perciò da dentro il «FIAT» escono tutte le vite e tutte le cose. Dal mio «FIAT» uscì la Creazione: perciò in ogni cosa creata si vede l’impronta del «FIAT». Dal «FIAT MIHI» della mia cara Mamma, detto nel mio Volere, da cui ebbe la stessa potenza del mio «FIAT» Creatore, uscì la Redenzione; sicché non c’è cosa della Redenzione che non contenga l’impronta del «FIAT MIHI» della mia Mamma. Anche la mia stessa Umanità, i miei passi, le mie opere, le mie parole, erano suggellate dal «FIAT MIHI» di Lei. Delle mie pene, delle piaghe, delle spine, della croce, del mio sangue, il suo «FIAT MIHI» ne aveva l’impronta, perché le cose portano l’impronta dell’origine donde sono uscite. La mia origine nel tempo fu dal «FIAT MIHI» dell’Immacolata Mamma; perciò tutto il mio operato porta il segno del suo «FIAT MIHI». Sicché in ogni ostia sacramentale c’è il suo «FIAT MIHI»; se l’uomo sorge dalla colpa, se il neonato è battezzato, se il Cielo si apre per ricevere le anime, è il «FIAT MIHI» della mia Mamma che segna, che segue e che precede tutto. O potenza del «FIAT», lui sorge ad ogni istante, si moltiplica e si fa vita di tutti i beni!
Ora voglio dirti perché ho chiesto il tuo «FIAT», il tuo «sì» nel mio Volere. La mia preghiera insegnata, il «FIAT VOLUNTAS TUA SICUT IN COELO ET IN TERRA», questa preghiera di tanti secoli, di tante generazioni, voglio che abbia il suo esaudimento e compimento. Ecco perché volevo un altro «sì» nel mio Volere, un altro «FIAT» contenente la potenza creatrice; voglio il «FIAT» che sorge ad ogni istante, che si moltiplica a tutti, voglio in un’anima il mio stesso «FIAT» che sale al mio Trono e con la sua potenza creatrice porta in terra la vita del «FIAT» come in Cielo così in terra”.
Io, sorpresa e annullata nel sentire ciò, ho detto: “Gesù, che dici? E Tu pure lo sai quanto sono cattiva ed inabile a tutto”.
E Lui: “Figlia mia, è mio solito scegliere le anime più abiette, inabili e povere per le mie opere più grandi. La mia stessa Mamma nulla aveva di straordinario nella sua esteriore, nessun miracolo, nessun segno teneva, che la facesse distinguere dalle altre donne. Il suo solo distintivo era la perfetta virtù, a cui quasi nessuno faceva attenzione. E se agli altri santi ho dato il distintivo dei miracoli e altri ho fregiato con le mie piaghe, alla mia Mamma nulla, nulla; eppure era il portento dei portenti, il miracolo dei miracoli, la vera e perfetta Crocifissa, nessun’altra simile a Lei…” (12°, 17-1-1921)
I tre “Fiat”. Degli effetti del secondo “Fiat” detto da Maria, solo lei fu spettatrice
“Figlia mia, il primo «FIAT» fu detto nella Creazione, senza intervento di alcuna creatura. Il secondo «FIAT» fu detto nella Redenzione; volli l’intervento della creatura e scelsi la mia Mamma come compimento del secondo «FIAT». Ora, a compimento, voglio dire il terzo «FIAT», e lo voglio dire per mezzo tuo. Ho scelto te per compimento del terzo «FIAT». Questo «FIAT» farà completare la gloria e l’onore del ‘FIAT’ della Creazione e sarà conferma e sviluppo di tutti, del «FIAT» della Redenzione.
Questi tre «FIAT» adombreranno la Sacrosanta Trinità sulla terra e avrò il «FIAT VOLUNTAS TUA», come in Cielo così in terra. Questi tre «FIAT» saranno inseparabili; uno sarà vita dell’altro, saranno uno e trino, ma distinti tra loro. Il mio amore lo vuole, la mia gloria lo esige, che, avendo sprigionato dal seno della mia potenza creatrice i primi due «FIAT», vuole sprigionare il terzo «FIAT», non potendolo più contenere il mio amore, e questo per completare l’opera da Me uscita; altrimenti resterebbe incompleta l’opera della Creazione e della Redenzione”.
Io, nel sentire ciò, sono rimasta non solo confusa, ma come stordita, e dicevo tra me: “Possibile tutto questo? Ce ne sono tanti! E se ciò è vero, che ha scelto me, mi sembra che sia una delle solite pazzie di Gesù. E poi, che cosa potrei fare, dire, dentro di un letto, mezzo storpiata ed inetta quale sono? Potrei io far fronte alla molteplicità ed infinità del “FIAT” della Creazione e Redenzione? Essendo il mio “FIAT” simile agli altri due “FIAT”, io devo correre insieme con loro, moltiplicarmi con loro, fare il bene che fanno loro, intrecciarmi con loro. Gesù, pensa che fai! Io non sono da tanto”. Ma chi può dire tutti gli spropositi che dicevo?
Ora, il mio dolce Gesù è ritornato e mi ha detto: “Figlia mia, calmati, Io scelgo chi mi piace. Sappi però che tutte le mie opere le incomincio tra Me ed una sola creatura e poi vengono diffuse. Difatti, chi fu il primo spettatore del «FIAT» della mia Creazione? Adamo e poi Eva, non fu certo una moltitudine di gente. Dopo anni ed anni sono stati spettatrici turbe e moltitudini di popoli. E nel secondo «FIAT» fu solo la mia Mamma la sola spettatrice; neppure San Giuseppe seppe nulla e la mia Mamma si trovava più che nelle tue condizioni. Era tanta la grandezza della forza creatrice dell’opera mia che sentiva in sé, che, confusa, non sentiva la forza di farne parola a nessuno; e se poi San Giuseppe lo seppe, fu perché Io glielo manifestai. Onde nel suo seno verginale come seme germogliò questo «FIAT», se ne formò la spiga per moltiplicarlo e poi uscì alla luce del giorno. Ma chi furono gli spettatori? Pochissimi; nella stanza di Nazaret i soli spettatori erano la mia cara Mamma e San Giuseppe. Quando poi la mia Umanità crebbe uscii e mi feci conoscere, ma non a tutti; poi si diffuse di più e si diffonderà ancora.
Così sarà del terzo «FIAT»: germoglierà in te, si formerà la spiga; solo il sacerdote ne avrà conoscenza, poi poche anime e poi si diffonderà, si diffonderà e farà la stessa via della Creazione e della Redenzione. Quanto più ti senti schiacciata, tanto più cresce in te e si feconda la spiga del terzo «FIAT». Perciò sii attenta e fedele”. (12°, 24-1-1921)
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