Maria completò tutti gli atti santi dell’Antico Testamento che occorrevano per preparare la venuta del Redentore
Dagli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta:
La Vergine completò tutti gli atti buoni e santi dell’Antico Testamento che occorrevano per preparare e ottenere la venuta del Redentore
Gesù a Luisa: “… È solito della Sapienza Eterna stabilire gli atti della creatura per dare compimento al bene che vuole fare ad essa. Ciò successe per venire la Redenzione, per la venuta sulla terra del Verbo Eterno, ci volle il corso di quattromila anni, e in questo frattempo stavano stabiliti tutti gli atti che dovevano fare le creature per disporsi e meritarsi il gran bene della Redenzione, e tutte le grazie e conoscenze che doveva dare la Suprema Maestà, per far conoscere lo stesso bene che doveva portare la discesa del Verbo in mezzo a loro. Ecco perché i Patriarchi, i Santi Padri, i Profeti, e tutti i buoni dell’Antico Testamento, che con i loro atti dovevano far la via, la scala, per giungere al compimento della Redenzione bramata. Ma ciò non bastò. Per quanto buoni e santi fossero i loro atti, c’era il muro altissimo del peccato originale, che manteneva la divisione tra loro e Dio.
Ecco perché ci volle una Vergine concepita senza macchia originale, innocente e santa, arricchita da Dio di tutte le grazie, la quale fece come suoi tutti gli atti buoni del corso dei quattromila anni, li coprì con la sua innocenza, santità e purità, in modo che la Divinità vedeva quegli atti attraverso gli atti di questa innocente e santa Creatura, la quale non solo abbracciò tutti gli atti degli antichi, ma essa coi suoi li superò tutti, e perciò ottenne la discesa del Verbo sulla terra. Successe a tutti gli atti buoni degli antichi, come a chi ha molto oro e argento, però su quel metallo prezioso non sta coniata l’immagine del Re, che dà il valore di moneta a quel metallo, onde, sebbene per se stesso contiene un valore, non può tuttavia dirsi valore di moneta che possa correre nel regno con diritto di moneta. Ma supponi che quell’oro o argento fosse acquistato dal Re e, dandogli forma di moneta, vi coniasse la sua immagine: ecco acquistato da quell’oro il diritto di moneta. Così fece la Vergine, vi coniò la sua innocenza, la sua santità, il Volere Divino che Lei possedeva integro, li presentò tutti insieme alla Divinità e ottenne il Redentore bramato. Sicché la Vergine completò tutti gli atti che ci volevano per far scendere il Verbo sulla terra…” (18°, 12-11-1925)
Di Maria si è saputo solo il necessario per la Redenzione: che il Figlio di Dio era suo Figlio
“… Amor mio e Vita mia, Gesù, tempo addietro Tu mi dicevi che volevi fare di me una copia della Mamma mia Celeste, eppure di Lei quasi nulla si seppe, dei tanti mari di grazia che ad ogni istante da Te era inondata. Non disse nulla a nessuno, si tenne tutto per sé, né il Vangelo ne dice nulla. Si sa solo che fu la Mamma tua e che diede al mondo Te, Verbo Eterno, ma tutto ciò che passò tra Te e Lei, di favori, di grazia, lo tenne tutto per sé. Di me, poi, vuoi il contrario, vuoi che manifesti ciò che mi dici, non vuoi il segreto di ciò che passa tra me e Te. Io ne sono dolente. Dov’è dunque la copia che vuoi fare tra me e la Mamma mia?”
Ed il mio dolce Gesù, stringendomi forte al suo Cuore, tutto tenerezza mi ha detto: “Figlia mia, coraggio, non temere; come fu della Mamma mia, di cui non si seppe altro se non ciò che fu necessario che bastasse a sapersi, che Io ero il figlio suo, che per suo mezzo venni a redimere le generazioni e che fu Lei la prima in cui Io ebbi il mio primo campo d’azione divina nell’anima sua, e tutto il resto dei favori e dei mari di grazie che ricevette restò nel sacrario dei segreti divini (ma si seppe la cosa più importante, più grande, più santa, che il Figlio di Dio era Figlio suo, e questo per Lei era l’onore più grande, che la innalzava al disopra di tutte le creature; quindi, sapendosi il più della mia Mamma, il meno non era necessario), così sarà della figlia mia: si saprà solo che la mia Volontà ha avuto il suo primo campo d’azione divina nell’anima tua, e tutto ciò che è necessario per far conoscere ciò che riguarda la mia Volontà, come vuole uscire in campo per fare che la creatura ritorni alla sua origine e come con ansia la aspetto nelle mie braccia, affinché non più ci sia divisione tra Me e lei. Se ciò non si sapesse, come potrebbe sospirare questo gran bene? Come disporsi ad una grazia così grande? Se la mia Mamma non avesse voluto far conoscere che Io ero il Verbo Eterno e figlio suo, quale bene avrebbe prodotto la Redenzione?”… (19°, 6-3-1926)
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