Il trionfo della vita di Maria sulla terra: la sua “dormizione” e Assunzione in Cielo

Dopo la Morte e Risurrezione del Figlio, Maria visse lunghi anni in solitudine, assistita da Giovanni. Dalla Tradizione sappiamo che visse in Asia Minore (ad Efeso) e che alla fine della sua vita terrena fece ritorno a Gerusalemme (come affermano molte rivelazioni private), dove avvenne la sua “Dormizione o Transito” e la sua Assunzione al Cielo. Secondo Suor Josefa Menéndez (“Invito all’Amore”, Berruti, Torino 1948, pag.550), e anche secondo quanto ha manifestato nelle apparizioni di El Escorial (Madrid, Spagna), Lei aveva 73 anni, essendo rimasta in solitudine 25 anni sulla terra, dopo la Morte di suo Figlio, e la sua “Dormizione” avvenne un Venerdì Santo. Fu il tempo in cui Maria preparò in un modo speciale e fecondò nel suo Cuore tutte le opere, istituzioni e carismi che la Chiesa avrebbe poi sviluppato nei secoli, in preparazione alla venuta del Regno di Dio.

Quindi, alla fine della sua vita, non toccata da acciacchi, invecchiamento o morte (essendo l’Immacolata), Maria, “inferma solo d’amore” irresistibile, “si addormentò”. La “Dormizione”, celebrata dai cristiani orientali, che conservano questa tradizione viva, non è lo stesso della morte (Cfr. Gen. 3,19; Sab. 2,23-24; 1a Tes. 5,23; Rom. 5,12-21). Al terzo giorno fu ASSUNTA in Anima e Corpo glorificato in Cielo (Cfr. Cant. 5,2-8; 2,10-14; 8,5; Apoc.11,19 e 21,1).

L’Assunzione di Maria è raccontata da diversi mistici. La scena si potrebbe raccontare così: Giovanni, sopraffatto dalla stanchezza e dalla profonda pena, accanto al letto funebre su cui riposa il corpo spento di Maria, che lui ha coperto di fiori, si sveglia all’improvviso: riesce a vedere molte figure luminose e bellissime di Angeli, che si portano il corpo attraverso il soffitto, che scompare ai suoi occhi mentre cadono i fiori, in mezzo ad un tripudio di armonie e canti celesti, e nel guardarla vede che il corpo si sveglia, si alza in piedi, vivo, trasfigurato, di una bellezza divina, risplendente come il sole, e che incontro a Lei scende un’altra Figura luminosissima, che lui ben conosce: il suo Divin Figlio, fondendosi in un abbraccio ineffabile… Quella figura di luce diventa sempre più piccola, fino a diventare come una stella: l’immagine dell’inizio della sua esistenza, la creazione dell’Anima Immacolata di Maria, uscita da Dio, è la stessa del suo ritorno a Dio in Anima e Corpo glorificato… Nel frattempo risuonano le sue parole dolcissime, quelle stesse di suo Figlio: “Nella Casa di mio Padre ci sono molte dimore… Vado a prepararvi un posto… Non vi lascerò orfani, ritornerò a voi. Il mondo non mi vedrà più, ma voi mi vedrete, perché Io vivo e voi vivrete. Quel giorno saprete che Io sono nel Padre…”

E le sue parole, le ultime e definitive: “Fate tutto ciò che mio Figlio vi ha detto e vi dirà…”

Dopo l’Assunzione, la Vita della SS. Vergine non è terminata. Lei continua a vivere, gloriosa, accanto ai suoi figli. Spesso si manifesta nelle sue “mariofanie” o “assistenze materne alla Chiesa”. Nell’apparente silenzio, la Nostra Madre parla in tutto il mondo, in ogni nazione, per rammentarci tutte le parole del Figlio suo e portarci a Lui. Durante questo tempo la Redenzione deve essere applicata a tutti i popoli (Mt. 27,19-20): in ciò consiste l’opera della prima evangelizzazione, e allo stesso tempo si deve completare “quello che manca alla Passione di Cristo nel suo Corpo” che è la Chiesa (Col. 1,24): è il mistero della Corredenzione. Cioè, la Chiesa deve passare attraverso il Mistero Pasquale del suo Capo e Sposo, Cristo, per portare la salvezza a tutti i popoli e perché venga il Regno sospirato (Atti, 3,20-21), e ad esso ci prepara la nostra Mamma: è l’opera della nuova evangelizzazione.

Per questo Lei disse a Luisa (“Appello materno della Regina del Cielo”): Io percorrerò tutto il mondo, andrò da ciascun individuo, in tutte le famiglie, nelle comunità religiose, in ogni nazione, presso tutti i popoli, e se occorrerà girerò per secoli interi, sino a quando non avrò formato come Regina il mio popolo e come Madre i miei figli, i quali conoscano e facciano regnare ovunque la Divina Volontà”.

La SS. Vergine è la Donna vestita di Sole. Dopo la sua gloriosa Assunzione in Corpo e Anima al Cielo, la sua Vita non è terminata. La Madonna, glorificata in Cielo come suo Figlio, sta vivendo la sua Gloria accanto ai suoi figli, pellegrini sulla terra. Le “apparizioni mariane” sono, per così dire, episodi della vita della Madonna, prima ancora che di Bernardette Soubirous o dei pastorelli di Fatima. Non sono semplicemente storie edificanti, utili ad alimentare una certa pietà popolare, ma fanno parte importantissima della Vita e del Mistero della Vergine SS. come Madre della Chiesa, nel tempo che segue la Redenzione, il tempo che viviamo, che è di preparazione alla “Parusia” o compimento del Regno di Dio, “come in Cielo, così in terra”.

Il Paradiso o Cielo non è qualcosa al di là delle stelle o delle galassie, ma soltanto al di là dei nostri sensi. È una meravigliosa dimensione, alla quale adesso possiamo accedere soltanto mediante la Fede, la Speranza e la Carità, che costituiscono la Comunione dei Santi.

E la nostra Mamma, Assunta in Cielo, ha già portato con sé, scritti nel suo Cuore, i nomi di tutti i suoi figli, il ritratto di ognuno. Ma che dolore per quelli che mancheranno! E quale gioia per noi, se restiamo con Lei e in Lei!

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