Perché Gesù vuole così tanto che la creatura viva nel Divin Volere?
Dagli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta:
Che vuol dire “vivere nel Divin Volere”
“… Ah, tu non sai che significa vivere nel mio Volere! Significa farmi ritornare le pure gioie dello scopo della Creazione, gli innocenti miei trastulli del perché creai l’uomo, significa togliermi tutta l’amarezza che la perfida volontà umana mi diede quasi sul nascere della Creazione, significa uno scambio continuo di volontà umana e Divina, e l’anima, temendo della sua, vive della Mia, e questa Mia va riempiendo l’anima di gioie, d’amore e di beni infiniti. Oh, come mi sento felice nel poter dare ciò che voglio a quest’anima, perché la mia Volontà contiene larghezza da poter tutto ricevere. Sicché tra Me e lei non ci sono più divisioni, ma stabile unione di operare, di pensare, di amare, perché la mia Volontà la supplisce in tutto. Onde stiamo in accordo perfetto e in comunanza dei nostri beni. Era stato questo lo scopo della creazione dell’uomo, farlo vivere come nostro figlio e mettere in comune con lui i nostri beni, affinché lui fosse in tutto felice e Noi restassimo divertiti della sua felicità.
Ora, il vivere nel mio Volere è proprio questo: è il farci restituire lo scopo, le gioie, le feste della Creazione; e tu dici che dovevo tenerlo nascosto nella mia Chiesa, senza farlo uscire fuori? Avrei messo Cielo e terra sossopra, [avrei] travolto gli animi da una forza irresistibile, per far conoscere ciò che sarà compimento della Creazione. Vedi quanto mi interessa questo vivere nel mio Volere, che mette il suggello a tutte le opere mie, affinché tutte siano complete? A te forse ti sembra nulla, oppure che ci siano cose simili nella mia Chiesa. No, no, per Me invece è il tutto delle mie opere e come tale devi apprezzarlo ed essere più attenta a compiere la missione che voglio da te”. (20.02.1924)
Che cosa è “vivere nel Volere Divino”
“…Ecco pure perché spesso ti parlo di vivere nel mio Volere, che finora non ho manifestato a nessuno. Al più hanno conosciuto l’ombra della mia Volontà, la grazia, la dolcezza che il farla contiene, ma penetrarvi dentro, abbracciare l’immensità, moltiplicarsi con Me e penetrare ovunque, anche stando in terra, e in Cielo e nei cuori, deporre i modi umani e agire coi modi divini, questo non è conosciuto ancora, tanto che a non pochi comparirà strano, e chi non tiene aperta la mente alla luce della verità non ne comprenderà un acca. Ma Io a poco a poco mi farò strada, manifestando ora una verità, ora un’altra di questo vivere nel mio Volere, che finiranno col comprendere”. (29.01.1919)
Che cosa deve fare la creatura con questo dono del Divino Volere
“Figlia diletta del mio Volere, vuoi venire nella mia Volontà a sostituire in modo divino tanti atti non fatti dagli altri nostri fratelli, tanti altri fatti umanamente e altri atti, santi, sì, ma umani e non in ordine divino? Io tutto ho fatto nell’ordine divino, ma non sono contento ancora: voglio che la creatura entri nella mia Volontà e in modo divino venga a baciare i miei atti, sostituendosi a tutto, come feci Io. Perciò vieni, vieni: lo sospiro, lo desidero tanto, che mi metto come in festa quando vedo che la creatura entra in questo ambiente divino e, moltiplicandosi insieme con Me, si moltiplica in tutti ed ama, ripara, sostituisce tutti e per ciascuno in modo divino.
Le cose umane non le riconosco più in lei, ma tutte cose mie. Il mio Amore sorge e si moltiplica, le riparazioni si moltiplicano all’infinito, le sostituzioni sono divine. Che gioia! Che festa! Gli stessi santi si uniscono con Me e fanno festa, e aspettano con ardore che una loro sorella sostituisca gli stessi atti loro, santi nell’ordine umano, ma non nell’ordine divino. Mi pregano che subito faccia entrare in questo ambiente divino la creatura e che tutti i loro atti siano sostituiti solo col Volere Divino e con l’impronta dell’Eterno. L’ho fatto Io per tutti; ora voglio che lo faccia tu per tutti”. (13.02.1919)
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