Gesù, Ti amo per tutto e per tutti

Stavo pregando e col mio pensiero mi fondevo nel Volere Eterno, e portandomi innanzi alla Maestà Suprema dicevo: “Eterna Maestà, vengo ai tuoi piedi a nome di tut­ta l’umana famiglia, dal primo fino all’ultimo uomo delle future, presenti e passate generazioni, ad adorarti profondamente. Ai tuoi piedi SS. voglio suggellare le adorazioni di tutti, vengo a riconoscerti a nome di tutti (come) Crea­tore e dominatore di tutto; vengo ad amarti per tutti e per ciascuno; vengo a ricambiarti in amore per tutti (a motivo di) ogni cosa creata, in cui hai messo tanto amore, che mai la creatura troverà amore sufficiente per ricambiarti in amore; ma io nel tuo Volere trovo questo amore, e volendo che il mio amore, come gli altri atti, sia completo, pieno e per tutti, sono venuta perciò nel tuo Volere, dove tutto è immenso ed eterno, e trovo amore per poterti amare per tutti. Quindi, Ti amo per ogni stella che hai creato, Ti amo per quanti raggi di luce e (per quanta) intensità di calore hai messo nel sole…” Ma chi può dire tutto ciò che la mia povera mente diceva? Andrei troppo per le lunghe; perciò faccio punto. (Vol. 12°, 09.01.1920).

“Mio Gesù, voglio amarti e voglio tanto amore da supplire l’amore di tutte le generazioni che sono state e che (ci) saranno. Ma chi può darmi tanto amore da poterti amare per tutti? Amor mio, nel tuo Volere c’è la forza creatrice; quindi, nel tuo Volere voglio io stessa creare tanto amore (da) supplire e sorpassare l’amore di tutti e (per) tutto ciò che tutte le creature sono obbligate a dare a Dio come nostro Creatore…” (Vol. 12°, 02.02.1921).

Stavo fondendomi tutta nel Santo Volere del mio dolce Gesù e Gli dicevo: “Amor mio, entro nel tuo Volere e qui trovo tutti i pensieri della tua mente e tutti quelli delle creature, ed io faccio corona coi miei pensieri e con quelli di tutti i miei fratelli intorno ai tuoi e poi li unisco insieme, facendone uno solo, per darti l’omaggio, l’adorazione, la gloria, l’amore, la riparazione della tua stessa intelligen­za”.

E mentre ciò dicevo, il mio Gesù si è mosso nel mio interno e alzandosi mi ha detto: “Figlia inseparabile della mia Volontà, come sono contento nel sentir ripetere ciò che faceva la mia Umanità nella mia Volontà; ed io bacio i tuoi pensieri nei miei, le tue parole nelle mie, il tuo palpito nel mio”. (Vol. 13°, 06.09.1921).

“Vita mia, entro nel tuo Volere per potermi distendere in tutti e in tutto, dal primo all’ultimo pensiero, dalla pri­ma all’ultima parola, dalla prima all’ultima azione e passo che si son fatti e si faranno. Voglio suggellare tutto col tuo Volere, affinché riceviate da tutto la gloria delle vostra Santità, del vostro Amore, della vostra Potenza, e tutto ciò che è umano resti coperto, nascosto, improntato dal vostro Volere, affinché nulla, nulla resti d’umano (in) cui Voi non riceviate gloria divina”. (Vol. 13°, 08.11.1921).

Onde dopo stavo pregando, tutta abbandonata nel Volere di Gesù e, quasi senza pensare ho detto: “Amor mio, tutto nel tuo Volere: le mie piccole pene, le mie pre­ghiere, il mio palpito, il mio respiro, tutto ciò che sono e posso, unito a tutto ciò che sei Tu, per dare la debita cre­scita alle membra del Corpo Mistico”.  (Vol. 13°, 11.01. 1922).

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