Effetti prodigiosi del “Fiat” Divino pronunciato da Maria

Effetti prodigiosi del “Fiat” Divino pronunciato da Maria

“Il primo «» nel mio «FIAT» l’ho chiesto alla mia cara Mamma e, o potenza del suo «FIAT» nel mio Volere! Non appena il «FIAT» Divino s’incontrò col «FIAT» della mia Mamma se ne fecero uno solo. Il mio «FIAT» la innalzò, la divinizzò, la adombrò e senza opera umana concepì Me, Figlio di Dio. Solo nel mio «FIAT» poteva concepirmi. Il mio «FIAT» le comunicò l’immensità, l’infinità, la fecondità in modo divino e perciò potette restare concepito in Lei l’Immenso, l’Eterno, l’Infinito. Non appena disse «FIAT MIHI», non solo s’impossessò di Me, ma adombrò insieme tutte le creature, tutte le cose create; sentiva tutte le vite delle creature in sé e da allora incominciò a fare da Madre e da Regina di tutti. Quanti portenti non contiene questo «» della mia Mamma? Se li volessi dire tutti, non finiresti mai di sentirli. Ora un secondo «» nel mio Volere l’ho chiesto a te, e tu, sebbene tremante, lo pronunziasti. Ora, questo «» nel mio Volere avrà i suoi portenti, avrà un compimento divino. Tu seguimi e sprofondati di più nel mare immenso della mia Volontà, ed Io ci penserò a tutto. La mia Mamma non pensò come avrei fatto ad incarnarmi in Lei, ma disse solo «FIAT MIHI», ed Io ci pensai al modo come incarnarmi. Così farai tu”. (12°, 10-1-1921)

L’Incarnazione e l’opera della Redenzione, frutto del “Fiat mihi” di Maria

“Figlia mia, il «FIAT» è tutto, è pieno di vita, anzi, è la stessa vita, e perciò da dentro il «FIAT» escono tutte le vite e tutte le cose. Dal mio «FIAT» uscì la Creazione: perciò in ogni cosa creata si vede l’impronta del «FIAT». Dal «FIAT MIHI» della mia cara Mamma, detto nel mio Volere, da cui ebbe la stessa potenza del mio «FIAT» Creatore, uscì la Redenzione; sicché non c’è cosa della Redenzione che non contenga l’impronta del «FIAT MIHI» della mia Mamma. Anche la mia stessa Umanità, i miei passi, le mie opere, le mie parole, erano suggellate dal «FIAT MIHI» di Lei. Delle mie pene, delle piaghe, delle spine, della croce, del mio sangue, il suo «FIAT MIHI» ne aveva l’impronta, perché le cose portano l’impronta dell’origine donde sono uscite. La mia origine nel tempo fu dal «FIAT MIHI» dell’Immacolata Mamma; perciò tutto il mio operato porta il segno del suo «FIAT MIHI». Sicché in ogni ostia sacramentale c’è il suo «FIAT MIHI»; se l’uomo sorge dalla colpa, se il neonato è battezzato, se il Cielo si apre per ricevere le anime, è il «FIAT MIHI» della mia Mamma che segna, che segue e che precede tutto. O potenza del «FIAT», lui sorge ad ogni istante, si moltiplica e si fa vita di tutti i beni!

Ora voglio dirti perché ho chiesto il tuo «FIAT», il tuo «» nel mio Volere.

La mia preghiera insegnata, il «FIAT VOLUNTAS TUA SICUT IN COELO ET IN TERRA», questa preghiera di tanti secoli, di tante generazioni, voglio che abbia il suo esaurimento e compimento. Ecco perché volevo un altro «» nel mio Volere, un altro «FIAT» contenente la potenza creatrice; voglio il «FIAT» che sorge ad ogni istante, che si moltiplica a tutti, voglio in un’anima il mio stesso «FIAT» che sale al mio Trono e con la sua potenza creatrice porta in terra la vita del «FIAT» come in Cielo così in terra”.

Io, sorpresa e annullata nel sentire ciò, ho detto: “Gesù, che dici? E Tu pure lo sai quanto sono cattiva ed inabile a tutto”. E Lui: “Figlia mia, è mio solito scegliere le anime più abiette, inabili e povere per le mie opere più grandi. La mia stessa Mamma nulla aveva di straordinario nella sua esteriore, nessun miracolo, nessun segno teneva, che la facesse distinguere dalle altre donne. Il suo solo distintivo era la perfetta virtù, a cui quasi nessuno faceva attenzione. E se agli altri santi ho dato il distintivo dei miracoli e altri ho fregiato con le mie piaghe, alla mia Mamma nulla, nulla; eppure era il portento dei portenti, il miracolo dei miracoli, la vera e perfetta Crocifissa, nessun’altra simile a Lei…” (12°, 17-1-1921)

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