È vero che tutti gli uomini siamo fratelli?
Tutti siamo stati creati a motivo di Gesù. Il Padre Divino eternamente ci ha “visto” nell’Umanità di suo Figlio. Tutti chiamati ad essere suoi fratelli. Ma il peccato originale ha separato tutti dal Figlio. Con la Redenzione ci dà il poter incorporarci di nuovo a Cristo come membra del suo Corpo. Ma di fatto si unisce a Lui chi crede in Lui ed è battezzato: solo così si diventa figli di Dio e quindi fratelli in Cristo. Chi non è unito a Lui non è ancora suo (e nostro) fratello. Chi è battezzato ma separato dalla Chiesa è fratello, sì, ma separato. E ben separato! E questo è tanto doloroso, ma è la verità.
“Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto. A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.” (Gv 1,10-13)
“Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. In Lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà. E questo a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto; nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia.” (Ef 1, 3-7)
“Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti.” (Ef 4,4-6). Ma il fatto che Dio sia Creatore e Padre di tutti non coincide con il fatto che tutti siano per Lui figli, prova è ciò che Gesù disse ai Giudei: “Perché non potete dare ascolto alle mie parole, voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna.” (Gv 8,44)
“Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa; il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose.” (Col 1,18). “Coloro che risuscitano dai morti” sono ovviamente quelli che risuscitano spiritualmente, quanti accolgono con la fede e con il Battesimo la Redenzione di Cristo.
E se prima di portarla a compimento sul Calvario Gesù disse: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che Io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi.” (Gv 15,13-15), una volta compiuta dopo la sua Resurrezione Gesù disse a Maria di Magdala: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma vai dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». (Gv 20,17). Il servo non sa quello che fa il suo padrone, l’amico lo sa, ma il fratello lo fa.
«Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: «Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre» (Mt 12,48-50). Ciò che rende fratelli di Gesù e quindi ci rende fratelli e ci unisce tra noi è il fare la Volontà del Padre, o (come dice nel vangelo di Luca) “accogliere la Parola di Dio e darle compimento”.
Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «…Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno “padre” sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo…» (Mt 23, 1,8-9) Fratelli in quanto discepoli di Gesù, che hanno Lui come unico Maestro.
E nel Giudizio finale ci dirà: «…Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,40)
«Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli» (Lc 22,31-32)
Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che rimanga finché Io venga, che importa a te?». (Gv 21,23). “I fratelli” significa, in bocca agli Apostoli, i discepoli di Cristo, i cristiani:
In quei giorni Pietro si alzò in mezzo ai fratelli (il numero delle persone radunate era circa centoventi) e disse: «Fratelli…» (Atti, 1,15-16)
Conclusione: è vero che tutti gli uomini siamo fratelli?
Come vocazione, sì, in quanto creati a motivo di Cristo; ma di fatto non lo sono, se non si incorporano a Lui accogliendo la Redenzione mediante la Fede e il Battesimo.
E allora, giocare con l’equivoco di affermare “la fratellanza universale” senza Cristo è un grave errore e un grave inganno. E Cristo, o lo si accoglie interamente o lo si rifiuta, non c’è via di mezzo. Lui non è un “maestro” in più, come tanti altri; non è una verità in più, ma Lui è “la Via, la Verità e la Vita”, e nessuno può andare al Padre se non per mezzo di Lui.
Questo è così, e chi non è d’accordo se ne vada via.
Appunti per una Fede chiara in tempi di confusione – 1
Nella Fede della Santa Chiesa, senza la pretesa di dare lezioni a nessuno, offro al buon senso e alla buona volontà di chi legge queste mie riflessioni, nel desiderio di aiutare i fratelli che il Signore mi ha affidato –“la mia parrocchia spirituale o extraterritoriale”– in questo tempo di tenebre, di confusione e di smarrimento della Fede per la loro formazione basica nella Fede e come guida nella loro vita.
Mi muove il desiderio di far vedere la logica e la bellezza della Fede. Mi muove lo zelo per vedere riconosciuta e onorata la Parola di Dio.
D. Pablo Martín Sanguiao
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