Chi prega nella Divina Volontà si diffonde come luce solare negli eterni voli del Divin Volere
Dagli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta:
…Onde, dopo ciò, ho compreso che voleva che entrassi nel mare immenso della sua Volontà, per essere rinfrancato dal mare delle colpe delle creature; ed io, stringendomi più forte a Lui, ho detto: “Mio amato Bene, insieme con Te voglio seguire tutti gli atti che fece la tua Umanità nella Volontà Divina. Dove giungesti Tu voglio giungere anch’io, per fare che in tutti i tuoi atti trovi anche i miei; sicché, come la tua Intelligenza nella Volontà Suprema percorse tutte le intelligenze delle creature, per dare al Padre Celeste la gloria, l’onore, la riparazione per ciascun pensiero di creatura, in modo Divino, e suggellare con la luce e con la grazia della tua Volontà ciascun pensiero di esse, così anch’io voglio percorrere ciascun pensiero, dal primo all’ultimo che avrà vita nelle menti umane, per ripetere ciò che sta fatto da Te; anzi, voglio unirli con quelli della celeste Mamma, che mai restò dietro, ma sempre corse insieme con Te e con i pensieri che hanno fatto i tuoi santi”.
A quest’ultima parola, Gesù mi ha guardato e tutto tenerezza mi ha detto: “Figlia mia, nella mia Volontà eterna troverai tutti gli atti miei, come pure quelli della mia Mamma, che coinvolgevano tutti gli atti delle creature, dalla prima all’ultima che dovrà esistere, come dentro un manto; e questo manto, come formato in due, una parte si elevava al Cielo per ridare al Padre mio, con una Volontà Divina, tutto ciò che le creature dovevano, amore, gloria, riparazione e soddisfazione; l’altra rimaneva a difesa ed aiuto delle creature. Nessun altro è entrato nella mia Volontà Divina per fare tutto ciò che fece la mia Umanità. I miei Santi hanno fatto la mia Volontà, ma non sono entrati dentro per fare tutto ciò che fa la mia Volontà e prendere come dentro di un colpo d’occhio tutti gli atti, dal primo all’ultimo uomo, e rendersi attori, spettatori e divinizzatori. Col fare la mia Volontà non si giunge a fare tutto ciò che il mio eterno Volere contiene, ma scende nella creatura limitato, quanto la creatura ne può contenere. Solo chi entra dentro si allarga, si diffonde come luce solare negli eterni voli del mio Volere e, trovando i miei atti e quelli della mia Mamma, vi mette il suo.
Guarda nella mia Volontà: ci sono forse altri atti di creatura moltiplicati nei miei, che giungono fino all’ultimo atto che deve compiersi su questa terra? Guarda bene: non ne troverai nessuno. Ciò significa che nessuno è entrato. Solo era riservato di aprire le porte del mio Eterno Volere alla piccola figlia mia, per unificare i suoi atti ai miei e a quelli della mia Mamma e rendere tutti gli atti nostri triplici innanzi alla Maestà Suprema, a bene delle creature. Ora, avendo aperte le porte, possono entrare altri, purché si dispongano ad un tanto bene”. (Vol. 15°, 24.01.1923).
…Onde dopo stavo dicendo al mio Gesù: “Fammi pregare nel tuo Volere, affinché la tua parola, moltiplicandosi in Esso, abbia per ogni parola di ciascuna creatura una parola di preghiera, di lode, di benedizione, di amore, di riparazione. Vorrei che la mia voce, innalzandosi tra il Cielo e la terra, assorbisse in sé tutte le voci umane, per ridonarle a Te in omaggio e gloria, (nel modo come) Tu vorresti che la creatura se ne servisse della parola”.
Ora, mentre ciò dicevo, il mio amabile Gesù ha messo la sua bocca vicino alla mia e col suo Alito, soffiando, assorbiva il mio alito, la mia voce, il mio respiro nel Suo, e mettendolo come in via nel suo Volere, percorreva ciascuna parola umana e cambiava le parole, le voci, a seconda che io avevo detto; e come le percorreva così si elevava in alto per fare l’ufficio presso Dio a nome di tutti, di tutte le voci umane… (Vol. 15°, 02.04.1923).
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