Chi fa queste Ore della Passione toglie i chiodi a Gesù, frantuma le spine e raddolcisce le sue piaghe

Trovandomi nel mio solito stato, stavo fondendomi tutta nel mio dolce Gesù e poi mi riversavo tutta nelle creature, per dare a tutte tutto Gesù; ed il mio amabile Gesù mi ha detto: “Figlia mia, ogni qual volta la creatura si fonde in me, dà a tutte le creature un flusso di Vita Divina, e le creature, a seconda che ne hanno bisogno, ottengono il loro effetto: chi è debole sente la forza, chi è ostinato nella colpa riceve luce, chi soffre riceve conforto, e così di tutto il resto”.

Poi mi sono trovata fuori di me stessa; mi trovavo in mezzo a tante anime –pareva che fossero anime purganti e Santi– che nominavano una persona di mia conoscenza, morta da non molto, e mi dicevano: “Lui si sente come felice nel vedere che non c’è anima che entri in Purgatorio, che non porti l’impronta delle ORE DELLA PASSIONE, e aiutata e corteggiata da queste ORE prenda posto in luogo sicura; e non c’è anima che voli in Paradiso, che non sia accompagnata da queste ORE DELLA PASSIONE. Queste ORE fanno piovere da Cielo continua rugiada sulla terra, nel Purgatorio e fin nel Cielo.”

Nel sentire ciò, dicevo tra me: Forse il mio amato Gesù, per mantenere la parola data, che per ogni parola delle ORE DELLA PASSIONE avrebbe dato un’anima, fa che non ci sia anima salva che non si serva di queste ORE. Dopo sono tornata in me stessa e, avendo trovato il mio dolce Gesù, gli ho domandato se fosse vero. E Lui: “Queste ORE sono l’ordine dell’Universo e mettono in armonia il Cielo e la terra, e mi contengono di non mandare il mondo a sfascio. Sento mettere in circolazione il mio sangue, le mie piaghe, il mio amore e tutto ciò che feci, e scorrono su tutti per salvare tutti. E come le anime fanno queste ORE DELLA PASSIONE, mi sento mettere in vita il mio sangue, le mie piaghe, le mie ansie di salvare le anime. E sentendomi ripetere la mia Vita, come possono ottenere alcun bene le creature, se non per mezzo di queste ORE?… Perché ne dubiti? La cosa non è tua, ma mia; tu sei stata lo sforzato e debole strumento”. (Vol. 12°, 16 Maggio 1917).

Continuando le solite ORE DELLA PASSIONE, il mio amabile Gesù mi ha detto: “Figlia mia, il mondo sta in continuo atto di rinnovare la mia Passione, e, siccome la mia immensità involge tutto, dentro e fuori delle creature, così dal loro contatto sono costretto a ricevere chiodi, spine, flagelli, disprezzi, sputi e tutto il resto che soffrii nella Passione e anche di più. Ora, chi fa queste ORE DELLA MIA PASSIONE, al contatto di queste anime mi sento togliere i chiodi, frantumare le spine, raddolcire le piaghe, togliere gli sputi; mi sento contraccambiare in bene il male che mi fanno gli altri; ed Io, sentendo che il loro contatto non mi fa male, ma bene, mi appoggio sempre più su di loro”.

Oltre a ciò, ritornando il benedetto Gesù a parlare di queste ORE DELLA PASSIONE, ha detto: “Figlia mia, sappi che col fare queste Ore, l’anima prende i miei pensieri e li fa suoi, prende le mie più intime fibre, e li fa suoi, ed elevandosi su, tra il Cielo e la Terra, fa il mio stesso ufficio e come corredentrice dice insieme con me: Ecce ego, mitte me; voglio ripararti per tutti, risponderti per tutti ed impetrare il bene per tutti”. (Vol. 11°, 6 Novembre 1914).

Questa mattina il benedetto Gesù, nel venire, mi ha detto: “Figlia mia, le croci, le mortificazioni e qualunque specie di croce che va intinta nel pensiero della mia Passione perde la metà dell’asprezza e del peso”. Poi, come un lampo, è scomparso.

Mentre facevo certe riparazioni ed adorazioni nel mio interno, Egli è ritornato ed ha soggiunto: “È tanta la mia consolazione nel vedere rifatto in te ciò che la mia Umanità fece molti secoli innanzi, perché qualunque cosa che Io determinai che ciascun’anima facesse, fu fatta prima nella mia Umanità. Se l’anima corrisponde, rifà in sé stessa ciò che Io feci per essa; se poi non corrisponde a ciò, resta fatto solo in me, provando Io un’amarezza inesprimibile.” (Vol. 6°, 5 Giugno 1905).

Aggiungo che pensavo tra me alla dolce Mamma, e Gesù mi ha detto: “Figlia mia, alla mia cara Mamma mai sfuggì il pensiero della mia Passione, e a forza di ripeterla si riempì tutta, tutta di me. Così succede all’anima: a forza di ripetere ciò che Io soffrii, viene a riempirsi di me.” (Vol. 11°, 24 Marzo 1913).

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